" I have often been asked what I wanted to prove with my photographs. The answer is, I don’t want to prove anything. They prove to me, and I am the one who gets the lesson." Lisette Model The unknown scares. It is something unexpected and unwanted that makes you uncomfortable and makes... Continue Reading →
Alexey Titarenko: the suspension of time.
In the foggy streets of St. Petersburg, Titarenko wanders around to capture the residual atmospheres of the night’s time. The early morning snow still virgin, the light that opens the eyes on the facades of old and dusty buildings, a figure made more of condensation than of flesh and veins, this is the face described... Continue Reading →
The visible absence of color in Pierre Pellegrini’s photography
Is it that by its indefiniteness it shadows forth the heartless voids and immensities of the universe, and thus stabs us from behind with the thought of annihilation, when beholding the white depths of the milky way? Or is it, that as in essence whiteness is not so much a colour as the visible absence... Continue Reading →
Roberto Kusterle: l’universo in bilico fra sogno e mitologia.
Il narratore onirico condivide con noi il suo universo in bilico fra sogno e mitologia, un viaggio nella realtà della finzione. A volte a rompere il silenzio non è un suono, ma un'assenza di esso. Il respiro trattenuto, la mancanza di fiato che viene assorbito dall'impatto emotivo si trasfonde implodendo nella persona quando si trova... Continue Reading →
Miroslav Tichy: la fotografia attraverso il fondo di una bottiglia.
Miroslav Tichy è un artista-artigiano, che muovendosi anonimo per le strade fotografa attraverso fondi di bottiglia e crea immagini che per luminosità, contrasto e soft focus ricordano le fotografie prodotte dai primissimi apparecchi “ufficiali”. Nelle sue opere, predominante, è la figura femminile, ossessivamente immortalata mentre affretta il passo o prende il sole ai bordi di... Continue Reading →
Flor Garduno: La ricerca della femminilità attraverso la creazione di un’iconografia profusa di stilemi della natura.
Enormi foglie e gigantesche calle a coprire la nudità del corpo femminile, ecco in tutto il suo splendore la presentazione di una nuova e riscoperta ricerca della femminilità. Ad operarla è Flor Garduno, artista messicana, nata a Città del Messico nel 1957 dove ha trascorso l'infanzia in una fattoria a contatto con la natura... Continue Reading →
Francesca Woodman: On being an angel
“Ho dei parametri e la mia vita a questo punto è paragonabile ai sedimenti di una vecchia tazza da caffè e vorrei piuttosto morire giovane, preservando ciò che è stato fatto, anziché cancellare confusamente tutte queste cose delicate”. Queste furono fra le ultime parole lasciate scritte da Francesca Woodman prima di abbandonare volontariamente la vita... Continue Reading →
Andrea Pacioni: Anime e Plumbee Visioni
Quando l'anima e il corpo vengono catturati da uno scatto e imprigionati nella materia. C'è un vecchia credenza che vuole che la fotografia possa rubare l’anima di chi viene fotografato. Gli indiani d'America, e come loro anche altre civiltà arcaiche, temettero una simile circostanza quando per la prima volta gli venne chiesto di posare per... Continue Reading →
Hervè Baudat: The photographer’s body
Il corpo dell'artista calato nei quattro elementi cerca la propria via per la redenzione. Protagora disse: “L'uomo è misura di tutte le cose”. Attraverso il confronto che instauriamo con la realtà esterna impariamo a conoscere noi stessi e ciò che ci circonda. Hervè Baudat usa il proprio corpo per definire l'interiorità, per creare un... Continue Reading →